Alle parole si chiede salvezza
Salvateci dall’orrore
dal nero del colore
dal rumore del motore
dall’inizio del dolore
dalla fine del calore
dall’inganno dell’onore
dal terrore delle ore
dal franare dell’amore
dalle conseguenze del furore
dalla precisione dell’errore
Madre
L’avrebbe aggiustato lei il mondo
l’avrebbe preso per i capelli
lanciato in aria come un boomerang
perché tornasse migliore
E’ arrabbiata la Madre
Il suo passo è tamburo
gli occhi di fuoco
si aggira come una bestia
tra la cenere
tra strade di cemento esploso
in una mano ha il pianto
nell’altra la sete
Urla la Madre
contro gli uomini
e i loro pensieri di piombo
misura le gabbie
i corpi franati
gli sguardi spezzati
Fate largo
fatevi da parte
lasciatela passare
levatevi il cappello
chinate la testa
è Lei che ci salverà
è Lei che ospiterà le ferite
è Lei che disarmerà le parole
Contorni di me
Ho un amico
che quando lo alza
il suo braccio sembra un cigno
un altro che quando ride
gli esce un bambino dalla spalla
che si mette subito a correre
un altro parla piano
un movimento di palpebre appena
e un altro che quando cammina
ha per soffitto il mare
una mia amica ha mani
che costruiscono stazioni
treni che partono
fazzoletti che sventolano
lacrime che volano
un’altra ha una voce
che si infila dentro il silenzio
senza spaccarlo
un altro
è quello che rimane
di un sorriso
poi ce n’è una
che sta dritta
come una strada ben illuminata
e c’è quello
che è nato
e cresciuto
dentro una fisarmonica
che è anche quello
che toglie il vuoto
dalle cose
ho anche un amico stropicciato
quando sono con loro
il tempo
si ferma
a guardarli
Paesaggio in cui entra
inavvertitamente il Tigotà
Quella gioia
che riempie i cortili
i vasi di fiori sui balconi
Che fa più alti gli alberi
belle le cose così così
Quei rumori
che tornano a casa
e a volte
si fanno bambini
Tra radio e cicale
lascio che l’ombra in me taccia
Essere solo questo:
virgola del presente
mentre tu mi dici
che mi raggiungerai
dopo aver fatto la spesa
al Tigotà
Qua e là dei suoni
e una rima sul finale
Ci sta
che intorno a te
ci siano
fiori in orbita / trin trin
farfalle festanti / flic flic
e qualcosa che brilla / tin tin
Ci sta che dove cammini
non cadano foglie / fss fss
non scenda pioggia / tic tic
e che basti
il soffio / frr frr
nello scendere
e salire / si si
Ci sta che
quando ti guardo
non mi stai tutta
negli occhi / cic cic
e che per questo
tante volte va fatto
per averne un estratto / plìn plìn
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